Come molti, ho fatto i documenti, autografati, improntati, "caricati" energeticamente, eppure... il Sistema esiste ancora.
Il Sistema non desiste, si auto-alimenta. Scrivo “sistema” con la S maiuscola perchè ho rispetto. Come si fa ad avere rispetto per qualcosa il cui scopo è la vessazione di uomini e donne?
Chi lo ha creato il Sistema? Tutti noi. Con il nostro consenso.
Credo che si debba avere rispetto delle proprie creazioni. Qual’è lo scopo di questa particolare creazione?
Qual’è lo scopo di ciò che stiamo vivendo a livelli planetario? Come si fa a cambiare questo mondo, per molti, terrifico?
Sì, certo, si può sempre dire: non lo sapevo, me lo hanno tenuto nascosto, non mi hanno dato le informazioni, non mi hanno dato il tempo.
Siamo stati molto bravi a farci convincere che le soddisfazioni dell’ego erano il meglio che potevamo avere.
L’ego vive di scarsità, di separazione e non vede l’abbondanza.
Se è vero che siamo i creatori della nostra realtà, questo è il frutto della nostra creazione. Adesso lo sappiamo.
Ed è magnifico: adesso creiamo qualcosa di diverso, ma per farlo siamo costretti ad accettare prima ciò che abbiamo creato (ciò che abbiamo permesso che altri creassero per noi?): un mondo fondato sulla paura, sul dis-onore, sulla menzogna, sulla competizione e separazione.
Se si sovra-scrive si scrive sopra; non si cancella. Come nel film "Matrix".
Spesso torno con la mente ad una delle letture più toccanti fatta anni addietro: "Uno psicologo nei lager" di Viktor E. Frankl. Come si fa a vivere in un lager e parlare di gioia, amore, fratellanza e libertà? Se ci pensiamo, il lager stanno tentando di espanderlo, sempre con il nostro consenso; il lager tende a non avere più confini. Cosa fare? Si può fare di meglio? Lo stiamo facendo, insieme, avendo come riferimento i nostri valori più profondi e agendo con-senso.
Grazie!
"L’unica soluzione sana non è di cercare di cambiare la realtà, che è invero un tentativo che fa paura, ma di accettarla così com’è. Tu sei parte della realtà, che rimane immutata oltre la portata del tuo ego, ma facilmente alla portata dello spirito."
tratto da "Un corso in miracoli"
giordano bisigato IAM-gb-25071955