Vi racconto la mia esperienza rispetto all’evento del 31 Gennaio tenuto a San Benedetto.
Come in molti già sapete, quando siamo arrivati al mattino davanti all’Hotel dove Barbara avrebbe dovuto tenere la sua presentazione, ad accoglierci troviamo decine di agenti della Digos in borghese, quando sono arrivata io con gli altri miei compagni di viaggio da Ancona, siamo stati praticamente quasi i primi.
DIGOS ALL'EVENTO DEL 31 GENNAIO A SAN BENEDETTO
Come ci siamo avvicinati al parcheggio dell’Hotel degli agenti si sono avvicinati verso di noi, io avevo la mascherina, perchè Barbara aveva chiesto nella diretta dell’evento della serata prima di indossarla per rispetto verso il proprietario dell’Hotel, perchè aveva dato segni di disagio rispetto al fatto che c’erano anime che non la indossavano nell’evento del sabato e visto che c’erano state minacce di non far svolgere l’evento, ho deciso di indossarla.
Quindi quando vedo il poliziotto avvicinarsi verso di me, io gli sorrido sotto la mascherina, lui viene davanti a me e mi chiede per quale motivo ero li, io gli rispondo che si doveva svolgere un evento, senza indicare nulla di specifico, allora lui mi chiede i documenti, io molto serenamente e sorridente “dentro di me sentivo una pace e la presenza di anima che mi sosteneva”, rispondo: certamente mi dia un attimo.
Con me avevo una borsa dove all’interno c’erano delle cose che avevo portato per condividere con gli altri per la merenda, appoggio la borsa a terra e cerco all’interno la Declaration & Order (military order) che avevo portato con me, poi prendo la mia carta di identità, e tengo tutto in mano; molto centrata lo guardo negli occhi sorridendo e gli chiedo: mi vede?
Lui mi risponde: cosa? Io insisto: mi vede?
E lui continua a dirmi: come?
Io non demordo e sempre con più presenza e forza animica guardandolo negli occhi, con l’intento di parlare alla sua anima gli chiedo di nuovo: mi vede?
Allora lui mi risponde, certo…
Io sempre sorridente gli dico, sono una donna libera e viva in carne, ossa, sangue, mente, spirito e anima e le notifico questo… e gli do in mano la Declaration & Order (military order), lui lo prende senza neanche guardarlo, gli mostro il mio documento, lui cerca di prenderlo e gli dico: eccolo glielo esibisco, lui mi risponde, se non posso prenderlo dovrò fare una foto, gli dico: certamente faccia pure, gentilissimo, sempre con un sorriso sul viso anche se non lo vede, perchè indosso la mascherina.
Fa la foto e mi guarda negli occhi, gli dico di nuovo: gentilissimo e lo saluto.
In quella giornata, alla maggior parte sono stati chiesti i documenti e da quello che ho potuto riscontrare da oramai alcune settimane dei miei conoscenti che erano li presenti hanno ricevuto il verbale, che poi hanno rigettato, per quello che mi riguarda io non ho ancora ricevuto nulla.
Quello che posso dire è che in quel momento ho sentito molto forte la presenza di anima in me che si espandeva e ha compenetrato il corpo dell’agente che mi ha chiesto i documenti, se ripenso al suo sguardo mentre avveniva il tutto, sembrava perso in una realtà che non riusciva a comprendere, come se fosse stato portato in un altra dimensione.
rosella della linea falappa